Ogni azione di soccorso si articola in fasi che possono essere rappresentate simbolicamente dagli anelli di una catena: “la catena del soccorso”.
È prioritario per i soccorritori garantire la propria incolumità adottando misure di autoprotezione e segnalando la zona dove sono in atto gli interventi di soccorso.
Individuata la posizione delle vittime, queste dovranno essere liberate da eventuali ostacoli e sgomberate verso una zona sicura.
La valutazione primaria delle vittime, può evidenziare la grave insufficienza o l’assenza della respirazione e della circolazione sanguigna.
Sarà allora necessario intervenire con manovre rianimatorie di base.
I primi soccorritori devono richiedere un aiuto qualificato (equipe di soccorritori specializzati con mezzi di trasporto adeguati).
I Soccorritori specializzati (medici, infermieri e volontari qualificati) giunti sul posto, adottano, se necessario, provvedimenti rianimatori di livello avanzato ed altre misure che rendono trasportabile il paziente.
Il trasferimento delle vittime dal luogo dei primi soccorsi ad un ospedale deve avvenire di norma con un mezzo appositamente allestito (autoambulanza o elicottero di soccorso).
Tratto da “Guida al primo soccorso” di Carmelo Scarcella